“La musica ci insegna la cosa più importante che esista:
ascoltare.”
Ezio Bosso
Ascoltare
Vero, la musica insegna ad ascoltare. Ascoltare il silenzio, il susseguirsi di suoni, note, melodie. La musica riempie i momenti vuoti, anima i silenzi in cui rimbombano i pensieri, colora la felicità e dà armonia al movimento. Insegna ad ascoltare la vita, i messaggi che ti manda, le occasioni che ti offre.
Ascoltare. Tante volte pensiamo di farlo, invece no. Ma tante altre sì.
Marco Albani
Per puro caso ho conosciuto Marco. È una storia di web, libri usati e casualità. Fino a qualche mese fa non lo avevo mai incontrato, ascoltato, neanche sentito nominare. Poi la vita crea delle occasioni e le persone si conoscono. Anche con Marco è successo così. Ho scoperto che è un bravo chitarrista e compositore, ha già inciso due dischi e ora lavora al terzo. Il suo genere è molto particolare, per dirla con parole sue «viaggia sulla linea di confine tra jazz acustico e world music». Durante la sua carriera si è esibito in contesti importanti come l’Auditorium Parco della Musica, il Jazzit Fest, la Casa del Jazz Festival e Villa Celimontana Jazz, circondandosi sempre di straordinari musicisti.
Per l’ultimo concerto mi ha chiesto di fare qualche foto. Inutile dire che ho accettato con immenso piacere.
Marco Albani Project
In un locale di Testaccio, Le Rane, il 28 aprile c’è stato il suo ultimo concerto. Marco lo definisce così: «Un viaggio musicale coinvolgente, un percorso di sperimentazione tra ritmi e melodie del mondo, un “work-in-progress” di immagini e sensazioni, che passa da atmosfere ricercate a momenti di grande impatto percussivo e vocale.»
Ed è stato veramente un bel viaggio in cui abbiamo attraversato il mondo. I musicisti ci hanno fatto immergere in culture lontane, in cui alcuni di loro hanno vissuto.
Marco poi si è spinto un po’ oltre la musica, ha parlato di sé, di quando era bambino e il nonno gli raccontava dei luoghi in cui aveva vissuto, da cui nasce questa passione per la musica. Ci hanno regalato una bella serata in cui le emozioni si potevano toccare, accarezzare. Adesso non ci resta che attendere le prossime date e l’uscita del disco.
I musicisti
Insieme a Marco Albani (chitarra), si sono esibiti Menotti Minervini al contrabbasso elettrico, Martino Onorato al pianoforte, Andrea Polinelli al sax soprano e flauto traverso, Roland Ricaurte ai flauti etnici e percussioni e Umberto Vitiello alle percussioni e voce.
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